Nuove idee (e non solo) tra storie e sogni (realizzati) - di Luigi Cattaneo

24 dicembre 2010

Serata evento nell’auditorium San Barnaba di Brescia che ha ospitato la presentazione di quello che potrebbe essere uno dei dischi progressive più significativi di questo 2010 ormai agli sgoccioli ossia Castles, wings, stories and dreams (Black Widow Records) a nome Paolo Siani & Friends feat. Nuova Idea.

Quella del 10 dicembre 2010 è stata una serata evento perché Siani, dopo aver militato come batterista negli anni ’70 in band come Equipe 84 e Opus Avantra, oltre che nella già citata Nuova Idea, aveva abbandonato certe sonorità per dedicarsi a tutt’altro e quindi ascoltarlo nuovamente insieme ai suoi vecchi compagni di avventura a distanza di 37 anni ha suscitato in me una certa curiosità. Interesse manifestato anche dalla notevole affluenza di pubblico, segno che il tempo non ha cancellato quanto di buono hanno fatto la Nuova Idea nella propria carriera. Dopo un breve ma interessante set ad opera dei Blues Assault l’emozione diventa palpabile nell’area. A spezzarla e a catapultarci dentro l’atmosfera del disco ci pensa dapprima Franco Ghigini, bravissimo nell’analizzare il momento storico in cui si sono formati i Nuova Idea e poi lo stesso Paolo Siani, accolto con un’ovazione da stadio! Il caloroso benvenuto del pubblico riscalda da subito la serata che entra nel vivo quando Siani decide di presentare live dapprima un brano del nuovo lavoro, Questa penombra è lenta, con alla voce un eccellente Ottavia Bruno già ascoltata con i Blues Assault e poi tuffarsi nel jazz con Gianni Alberti al sax assoluto protagonista con staordinari soli. Siani appare decisamente in forma e ci si domanda dove sia rimasto “nascosto” per tanti anni uno con il suo talento... A seguire Ghigini chiama sul palco per una breve intervista Ricky Belloni e Giorgio Usai (chitarrista e tastierista di Il Mito New Trolls), altri due fondamentali elementi della Nuova Idea oltre che protagonisti del disco da presentare e, successivamente, una delle migliori voci del panorama Metal contemporaneo, Roberto Tiranti, singer dei Labyrinth, che con la sua voce riesce a mettere i brividi proponendo la poderosa Cluster bombs che aspira ad essere uno dei momenti clou di tutta l’opera. Chiude l’evento This open show splendida ballata con tanto di violoncello, piano e flauto prima che le luci della sala si riaccendino per un meritato applauso da parte del pubblico davvero entusiasta di aver assistito ad un grande serata di musica e ricordi. Un’ ultima considerazione d’obbligo riguarda il ricavato delle vendite del disco che in parte andranno devolute all’Ospedale Pediatrico Giannina Gaslini di Genova, un motivo in più per acquistare subito Castles, wings, stories and dreams. [L.C.]

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