Banco: fraterne battaglie di suoni - di Luigi Cattaneo

13 giugno 2010

Volpedo, graziosa cittadina in provincia di Alessandria, conosciuta per il famoso pittore Giuseppe Pellizza (autore del celebre dipinto Il Quarto Stato) ospita nella serata del 5 giugno 2010 il ritorno in pompa magna di una delle più importanti band del progressive italiano e forse mondiale, il Banco del Mutuo Soccorso. La serata è davvero suggestiva, sia per la cornice davvero incantevole di piazza del Municipio, sia per l’attesa di rivedere sul palco Calderoli e Gianni Nocenzi, oltre che per la presenza di Bernardo Lanzetti (ex Acqua Fragile e P.F.M.).

Ad aprire il concerto ci pensano i Beggar’s Farm, cover band ufficiale dei Jethro Tull che esegue un breve set di circa 20 minuti in maniera davvero sincera e appassionata mostrando classe e qualità. Ma la prima vera scossa si ha quando sale sul palco Lanzetti per eseguire alcuni brani della Premiata come La luna nuova e Dolcissima Maria che risultano stupefacenti per l’intensità della performance. Il momento di punta di tutta la serata arriva quando il bravo Franco Taulino voce e flautista dei Beggar’s Farm annuncia l’arrivo sul palco di Francesco Di Giacomo che insieme a Lanzetti duetta su Impressioni di Settembre in un momento in cui l’emozione ha la meglio su qualunque sensazione… L’attesa diventa palpabile e quando appaiono in scena Rodolfo Maltese (chitarra), Gianni e Vittorio Nocenzi (tastiere) Pierluigi Calderoli (batteria) in quella che è a tutti gli effetti una reunion del nucleo storico del Banco la piazza esplode in un caloroso applauso.
La band appare davvero in forma e sprigiona energia e maestria per tutta la durata del concerto, regalando al pubblico tutti i brani che hanno segnato un epoca musicale, da Rip (ancora in duetto con Lanzetti) a 750.000 anni fa…L’amore? passando per E mi viene da pensare e Il ragno. Calderoli appare ancora a suo agio nelle trame intricate dei romani, Gianni Nocenzi sembra non aver mai abbandonato il gruppo, lanciandosi anche in momenti solistici davvero interessanti oltre che in una “battaglia” a colpi di tastiere con il fratello Vittorio. Menzione particolare va fatta per Rodolfo Maltese, tornato dopo una lunga malattia, che ha saputo emozionare l’intera schiera di fan accorsa al concerto. Immancabile il finale con Non mi rompete, altro momento di grande emotività ed intensità.
Chiude la serata Hey Jude dei Beatles eseguita dal Banco insieme ai Beggar’s Farm con Di Giacomo, Lanzetti e Taulino abilissimi nell’intrecciare le loro voci e sostenuti dai musicisti delle due band che hanno dato vita ad una serata di musica davvero di grande livello e mi preme sottolinearlo di beneficenza, vista l’offerta libera per la raccolta fondi a favore di un associazione per le cure oncologiche dell’ospedale di Tortona. (L.C.)

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